"Arriviamo a contare il peso delle
associazioni sindacali e datoriali". L'invito arriva dal
vicepresidente di Confindustria Maurizio Marchesini. E il
segretario della Cgil Maurizio Landini coglie la palla al balzo:
"Chiediamo una legge sulla rappresentanza, io sono d'accordo".
Lo scambio è andato in scena in piazza Maggiore a Bologna, sul
palco di Repubblica delle idee.
Marchesini invita a trovare prima un'intesa tra associazioni:
"Facciamo prima un accordo tra di noi e poi andiamo dal governo
a dire: guardate, a noi servirebbe questo. E facciamo la
trattativa dopo col governo", è la linea del numero 2 degli
industriali italiani, che ricorda come nel settore
metalmeccanico siano in vigore 174 contratti.
Landini ribadisce: "Sulla legge sulla rappresentanza vorrei
dirlo, la nostra organizzazione è circa dieci anni che la sta
chiedendo e proponendo".
Poi attacca l'esecutivo: "Il governo ai tavoli chiama una
quantità di associazioni imprenditoriali e datoriali senza fine,
vuol dire che ci sono organizzazioni come la nostra con 5
milioni di iscritti pronti a dire: fate la legge sulla
rappresentanza. E ti trovi di fianco associazioni chiamate dal
governo che non sai quanti iscritti hanno che, lì, ringraziano
il governo e dicono di essere d'accordo con quanto proposto dal
governo. E anziché discutere e fare accordi si sta mettendo in
discussione un altro tassello democratico". Quindi, per quanto
riguarda fare una legge sulla rappresentanza, "domattina".
Marchesini replica: "Domattina, eh?". Poi ribadisce l'invito a
fare un accordo preventivo e andare insieme dal governo: "A noi
assieme ci ascolta, se noi troviamo l'accordo noi facciamo fare
quello che serve. Però dobbiamo prima discutere fra di noi e
andare là possibilmente compatti".
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