"Siamo consapevoli che la situazione
attuale non consente molti margini di manovra", però "riteniamo
di fondamentale importanza il rifinanziamento di interventi, già
previsti per l'anno in corso, quali il taglio del cuneo fiscale
a favore dei lavoratori dipendenti con redditi fino a 35.000
euro, la riduzione dell'Irpef per i contribuenti con redditi
fino a 28.000 euro, nonché la super-deduzione per le nuove
assunzioni di lavoratori dipendenti a tempo indeterminato", e
"compatibilmente con le ulteriori risorse eventualmente
disponibili, le misure fiscali che riteniamo prioritarie
riguardano interventi a favori del ceto medio e i bonus
edilizi". Ad affermarlo, oggi pomeriggio, in Parlamento, una
delegazione del Consiglio nazionale dei commercialisti, composta
dalla consigliera nazionale Rosa D'Angiolella e dal coordinatore
dell'area fiscalità della Fondazione nazionale della categoria
Pasquale Saggese, secondo cui sono "necessari anche una più
stabile e duratura politica di incentivazione dei nuovi
investimenti di imprese e professionisti nonché, più in
generale, il completamento della fase di attuazione della
riforma fiscale che rappresenta, senza dubbio, uno snodo
fondamentale per migliorare l'attrattività e la competitività
del nostro Paese".
Sui bonus edilizi, per i professionisti "la fine della stagione
del Superbonus al 110% a vantaggio di tutti è certamente
condivisibile, ma la critica preconcetta per meccanismi tecnici
quali lo sconto in fattura e la cessione del credito d'imposta
non appare condivisibile. Pare ragionevole ipotizzare un
utilizzo ulteriore delle risorse del Pnrr per una loro
riproposizione mirata alla riqualificazione degli edifici
scarsamente performanti sotto il profilo dell'efficienza
energetica, e a beneficio delle fasce di contribuenti meno
abbienti", hanno, infine, sottolineato i commercialisti.
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