"Quando si diffondono fenomeni come quello, con modalità diffuse di linguaggio violento, non sono sufficienti gli appelli per correggerli, servono anche linguaggi altrettanto efficaci".
L'allarme su un eccesso di violenza verbale "che circola sempre più velocemente tra il web e le nostre relazioni umane" è stato lanciato dal presidente Mattarella in un discorso oggi al Quirinale dove ha invitato il mondo del cinema ad "aiutarci a riflettere, a superare barriere e pregiudizi, a scoprire il valore delle diversità".
"Il confronto, talvolta, richiede fatica, pazienza, ma ottiene sempre risultati", ha evidenziato, parlando in occasione dei "David di Donatello". Il capo dello Stato ha preso lo spunto per parlare di dialogo ricordando che per anni si è attesa una legge sul cinema e che adesso bisogna continuare su questa strada con un confronto costante tra apparati dello Stato e settore privato.
Il cinema - ha evidenziato - è "anzitutto opera di libertà e il suo mercato non può che essere aperto" ma "il cinema italiano non può essere abbandonato ad affrontare una competizione impari", ad esempio con i prodotti che vengono "da oltre oceano assai più che dall'Europa". "La ridotta disponibilità - ha detto ancora - delle risorse pubbliche va resa compatibile con questa esigenza. La nuova legge sul cinema, opportunamente, contempla l'impegno del settore pubblico".
Mattarella: 'La vita è bella' più di tanti discorsi
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