Confcommercio, da 2008 -70 miliardi a famiglie
Tasse locali macigno. Sangalli, da 1990 +650%; con manovre correttive +56 mld
22 marzo, 17:07Correlati
''Nell'affollata arena fiscale i tributi locali hanno fatto la parte del leone. Il prelievo è cresciuto nel 2012 del 7,8% sul 2011, e del 650% rispetto al 1990''. Lo afferma il presidente della Confcommercio Carlo Sangalli. Ciò,aggiunge, ha aggravato la crisi economica e ha creato un clima di incertezza, come dimostra la vicenda Imu-Tasi.
Confcommercio, da manovre correttive +56 mld di tasse - In pieno clima recessivo, tra il 2008 e il 2013, le manovre correttive di finanza pubblica hanno causato un aumento di tasse per oltre 56 miliardi. In pratica, spiega la Confcommercio da Cernobbio, ''più l'economia italiana entrava in crisi, più si è fatto ricorso alla leva fiscale''. Sulle spalle delle famiglie la pressione fiscale è quindi aumentata dell'1,6% medio annuo, ''più del triplo di quanto sarebbe stato necessario'' in una dinamica 'normale' (cioè lo 0,4% annuo).
In 6 anni 70 mld meno risorse famiglie - In sei anni, dal 2008 al 2013, tra imposte dirette e indirette, le risorse a disposizione delle famiglie si sono ridotte complessivamente per oltre 70 miliardi. Il calcolo è dell'Ufficio studi Confcommercio che spiega che in media, le famiglie hanno subito un prelievo aggiuntivo annuo di 10 miliardi cui si devono aggiungere altri 11 miliardi di perdita di potere d'acquisto a causa dell'incremento dell'inflazione determinato dall'aumento delle imposte dirette.
Tasse locali più pesanti (+5,6%) di centrali - Le tasse locali battono quelle centrali per carico di prelievo, e la batosta si abbatte di più sui territori meno sviluppati. Lo afferma la Confcommercio prevedendo che il trend in prospettiva è ''destinato ad acuirsi''. Tra il 2008 e il 2012 - dice l'Ufficio studio dell'associazione - il prelievo locale è aumentato del 5,6%, a fronte del livello centrale a quota +3,8%. Una tendenza destinata ad acuirsi: molti Comuni ''dovranno aumentare ulteriormente le tasse per trovare i 2,2 mld necessari a far quadrare i conti nel passaggio Imu-Tasi''. Rispetto al 1990 il peso del fisco locale in percentuale del Pil si è più che triplicato, passando dal 2,1% al 7%.