C'è un "moderato ottimismo" nelle
parole del questore di Milano, Bruno Megale, durante il
tradizionale incontro di fine anno con i cronisti, che analizza
anche la situazione della sicurezza nel capoluogo lombardo.
In un generale trend di reati in diminuzione infatti,
aumentano gli arresti, i Daspo, i servizi di ordine pubblico e
anche i rinforzi sono "percentualmente" tra i più massicci in
Italia con 600 agenti in più al netto dello sbilancio tra quelli
che escono e quelli del normale turn-over. Per citare solo
alcuni indicatori 'sensibili' a Milano città dal primo gennaio a
oggi gli arrestati sono stati 4.250 (contro i 3.860 del 2023), i
rimpatri 520 (362 nel 2023), i Daspo sportivi 126 (110 nel 2023)
con ulteriori Daspo sportivi fuori contesto (cioè per altri
gravi reati non da tifoseria) 150 (106 nel 2023), a cui si
devono aggiungere 122 Daspo urbani e 138 Daspo Willy (quello
delle misure anti movida selvaggia).
Intenso anche l'ordine pubblico, con oltre un milione di
controlli vari, 1.226 manifestazioni, 644 incontri sportivi,
1.944 grandi eventi e concerti, 255 tra sgomberi e sfratti,
2.450 servizi di controllo, il tutto effettuati mobilitando
oltre 90mila uomini delle varie forze dell'ordine a disposizione
del Questore della provincia di Milano.
Nel corso del suo discorso Megale ha precisato di non
considerare "il quartiere Corvetto una banlieu anche se è
un'area problematica" e ha elogiato il comportamento
responsabile del padre di Ramy Elgaml, il 19enne morto durante
un inseguimento proprio al Corvetto dopo la morte del quale si
sono verificate violente proteste.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA