L'ex presidente della Bolivia, Evo
Morales, ha annunciato l'inizio di uno sciopero della fame per
sollecitare un dialogo con il governo, dopo 19 giorni di
proteste e blocchi stradali da parte dei suoi sostenitori, che
chiedono la sospensione delle indagini a suo carico per presunto
abuso di minore, definendole una persecuzione politica.
Alla protesta si sono uniti i sindaci di Entre Ríos, Elmer
Rojas Mercado e Shinahota, Luis Arce Clemente, insieme al
senatore Leonardo Loza.
"Potete arrestarmi, spero non mi uccidiate, per favore. Sono
stato in prigione molte volte, non ho paura, ma non lascerò la
Bolivia. Sono con il mio popolo e con il popolo resisteremo", ha
detto Morales.
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