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A sei anni dalla morte Roberto Bolano diventa scrittore di culto
di Nicoletta Tamberlich
Lui è tra i più celebri pittori della Vienna di inizio Novecento. Lei la vedova, bella da togliere il fiato, di uno dei maggiori compositori della modernità. Una relazione scomoda, intensa e insieme scandalosa quella che ha legato Oskar Kokoschka e Alma Mahler (a 18 anni già amante del grande pittore Klimt, aveva poi sposato il notissimo compositore e direttore d'orchestra Mahler molto più anziano di lei, diventando la regina del mondo intellettuale e non solo viennese dell'epoca).
Una vicenda da romanzo: evocata, da uno tra i maggiori narratori italiani. È in libreria dal 3 gennaio), per i tipi di Skira, La creatura del desiderio: tra realtà storica e suggestione letteraria, un nuovo libro firmato da Andrea Camilleri.
"Su come si svolsero i fatti che si conclusero drammaticamente con la morte, o per essere più esatti, con l’uccisione di Alma, non esistono altre testimonianze all’infuori di quelle dello stesso Kokoschka, parte in causa anzi protagonista assoluto della vicenda.
Queste, diciamo così, testimonianze, che sono due e sono state rilasciate in periodi assai diversi, vanno perciò prese, come si usa dire, con le molle e valutate con molta attenzione.” Ma per raccontare questa storia Camilleri da abile e raffinatissimo narratore fa un salto indietro di molti secoli ''è assolutamente necessario per poterla apprezzare meglio, e capirla in tutta la sua complessità e profondità, prenderla da molto lontano. E per sgomberare il terreno da possibili equivoci esistono molte storie realmente accadute o inventate che riguardano bambole o manichini femminili, ma ben altra cosa è il simulacro. Non è un doppio, ma una copia perfetta, parlante e ragionante come l'originale. E' il caso dell'Elena euripidea, Nemmeno suo marito Menelao, quando va a riprendersela a Troia, si accorge di avere a che fare con una copia, e anche il caso, sia pure con qualche variante di Pigmalione. E un simulacro modellato su una donna comune è la caracs, moglie di Gogol, malgrado Landolfi, la definisca un fantoccio. Poi c'è un quarto tipo di simulacro. Quello che il pittore Oskar Kokoschka si fece fabbricare''. Ma la storia è piu' contorta e complicata di quello che sembra: i due si conobbero nel 1912, un anno dopo la morte di Mahler, la sua giovane vedova Alma, considerata la più bella ragazza di Vienna e allora poco più che trentenne, incontra il venticinquenne pittore Oskar Kokoschka (molto apprezzato e anche molto discusso nei circoli artistici tedeschi, ma costantemente stroncato dalla critica ("un selvaggio") torna da Berlino a Vienna dove vivono i suoi genitori. Inizia una storia d’amore fatta di eros e sensualità, che sfocerà ben presto in una passione tanto sfrenata quanto tumultuosa. Viaggi, fughe, lettere, gelosie e possessività scandiscono i successivi due anni, durante i quali l’artista crea alcune fra le sue opere più importanti, su tutte La sposa del vento. Ma la giovane donna è irrequieta e interrompe brutalmente la relazione. Kokoschka parte per la guerra con la morte nel cuore. Al suo rientro in patria, traumatizzato dal conflitto e ancora ossessionato dall’amore perduto, decide di farsi confezionare una bambola al naturale con le fattezze dell’amata. Questa è la sua storia....
''Questo racconto su una reale passione amorosa, spinta fino all'ossessione e alla follia, si basa in gran parte - certifica l'autore - su documenti autentici di vita vissuta". (ANSA).
A sei anni dalla morte Roberto Bolano diventa scrittore di culto
Venduto in quattro Paesi e diritti film
182mila copie in 9 mesi per noir di Carrisi