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A sei anni dalla morte Roberto Bolano diventa scrittore di culto
di Mauretta Capuano
"Non parla, però pensa" come dice di lui una bambina. Arturo è un bambino speciale, appartiene ad un'altra tribù. Ha un handicap, è autistico, disabile per un'asfissia alla nascita come dice la diagnosi. E sua madre vive con lui ogni passo per stare nella vita. E sono questi passi ad essere raccontati da Valeria Parrella in "Tempo di imparare", un romanzo scritto con lo sguardo della poesia e grazie a questo capace di raccontare la sofferenza di una madre che diventa una cosa sola con suo figlio. Con un bambino che traccia sui quaderni disegni antichi, che è svelto nel leggere e lento nel reagire.
In fondo è il racconto della capacità di trasformare anche il dolore in qualcosa di luminoso, di dire come "la sofferenza si annida nella bellezza". Come nel verso di Dylan Thomas citato in apertura, in questa avventura ad ostacoli madre e figlio sanno in fondo che "la palla che lanciai giocando nel parco ancora non ha raggiunto terra". Scritto in brevi capitoli che si possono leggere come un poema, Tempo di imparare mette in scena la paura di non farcela in una ricerca spasmodica a nominare le cose tenendosi per mano, facendo un passo dopo l'altro come Arturo.
Fra fisioterapisti, burocrati, insegnanti, compagni di classe e anche un padre, che non ha la statura e forza della madre, sembra in alcuni momenti di andare indietro per poi fare un passo avanti. "Bisogna saper piangere, per ringraziare e ripartire" dice la madre che teme di morire e "non lasciarlo autosufficiente" e arriva a scrivere una lettera al neuropsichiatra Oliver Sacks. "Potrebbe aiutarmi a capire, voglio fare questo i prossimi mesi" afferma. Valeria Parrella, 39 anni, napoletana, autrice de 'Lo spazio bianco' da cui Francesca Comencini ha tratto l'omonimo film, e di Lettera di dismissioni, oltre che di testi teatrali, ha trovato una voce autentica per entrare in una storia raccontata dall'interno, attraverso il cuore e l'anima di chi la vive a partire dalla scoperta dell'handicap all'asilo. "Per ogni anno della tua vita c'è stato un dolce inganno di anestesia" racconta la scrittrice.
Il Tempo di imparare è quello che alla fine porta un genitore a consegnare al figlio quella stessa calza della Befana che sua madre le faceva trovare ogni 6 gennaio ai piedi del letto. "Ecco te l'ho riconsegnata, che la mia infanzia sia anche un poco la tua. Poi tu, fanne ciò che vuoi" dice la Parrella nel libro accompagnato anche da disegni fra cui l'albero con il gioco enigmistico per cui la scrittrice ringrazia Stefano Bartezzaghi.
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