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A sei anni dalla morte Roberto Bolano diventa scrittore di culto
di Francesca Pierleoni
Un compleanno, il suo, il 14 marzo 2013, per i 65 anni, e poche ore dopo, la nascita di un nuovo nipote, sono fra i motivi che hanno portato Billy Crystal, irresistibile comico, autore, regista e trascinante presentatore di nove notti degli Oscar, a ripercorrere la sua vita, tra ironia, tenerezza e commozione, nell'autobiografia 'Dove sono stato, dove sto andando, e dove diavolo ho lasciato le chiavi?', pubblicata in Italia da Sperling & Kupfer.
Un libro nel quale fa riflessioni sul suo percorso e su una carriera quasi quarantennale, raccontando amici, aneddoti, gli amori della sua vita (la moglie Janice, a cui è sposato da 43 anni, le due figlie e i nipoti) e passioni (fra tutte, quella per il baseball). Il viaggio parte dall'oggi, in un'età che ispira bilanci: ''A sessantacinque anni potrei fare le stesse cose che facevo a trentacinque, se solo me ne ricordassi qualcuna'' scrive. Da perfetto stand-up comedian formatosi nei locali sotto l'occhio di maestri come Bill Cosby, formula un elenco denso di battute sulle principali controindicazioni dell'età legate ad esempio al sesso o alla memoria, e proposte come quella di un social network per attempati nel quale invece di abbreviazioni per le risate come LOL si usi, ad esempio NFRNHIP ("Non farmi ridere, non ho il pannolone'').
Crystal si definisce ''il liberal di sempre'' sulle questioni sociali, dai matrimoni gay alla difesa dei diritti civili e della pace, ma su altre questioni ''sto diventando un tantino... conservatore''. Guarda indietro, alla sua infanzia, allo shock di aver perso il padre discografico quand'era ancora adolescente, trovando però nella forza e l'ironia della sua famiglia ebrea newyorchese, l'origine del suo modo di guardare al mondo e agli altri. Nella sua vita tutto arriva presto: l'incontro con la donna della sua vita, Janice, conosciuta in un campo estivo a 17 anni e sposata a 21; la scelta iniziale di diventare regista avendo come insegnante alla School of Arts dell'Università di New York, Martin Scorsese e poi la consapevolezza, di quanto fosse più forte l'attrazione per il palco. La svolta per Crystal dopo anni di gavetta, arriva grazie alla sua imitazione di Muhammad Ali, che mette in evidenza le sue capacità, portandolo nelle maggiori trasmissioni televisive e facendogli firmare i suoi primi contratti importanti.
Tra le sorprese del libro c'è il racconto della sua amicizia proprio con il grande campione di boxe, che l'ha sempre chiamato 'fratellino' e di quella con un altro dei suoi idoli, il campione di baseball Mickey Mantle, visto anche in momenti di grande fragilità. Un legame che gli costa anche un pugno ricevuto da un altro campione, Joe Di Maggio, quando Crystal definisce Mantle in una commemorazione il più grande giocatore di baseball di tutti i tempi. Seguiamo il comico nei suoi primi trionfi, vissuti sempre con i piedi per terra, al Saturday night live (Un'esperienza che è stata ''come perdersi in una tempesta di neve, ritornare sui propri passi e poi rimettersi in cammino ma stavolta nella direzione giusta'').
Arrivano poi i film, da Una strana coppia di svitati a Una storia fantastica, fino ai cult Harry ti presento Sally e il suo primo esordio da regista, Scappo dalla città, per cui Jack Palance (a cui arriva la parte dopo il no di Charles Bronson, che non accettava di dover morire a pagina 64 del copione), riceve l'Academy Award in una serata degli Oscar, quella del 1992, condotta da lui. Ci sono, fra le altre, anche le cronache delle sue passioni fantasticate (e mai vissute) su Sophia Loren, che gli ha fatto anche conoscere Federico Fellini, e della più grande soddisfazione della sua carriera, vivere nel giorno del suo 60/o compleanno una giornata da giocatore degli Yankees. Tra le pagine più intime, quelle sul panico vissuto l'11 settembre 2001, giorno in cui erano a New York una delle sue figlie e un suo zio, entrambi usciti indenni. Con la stessa capacità di narratore mescola consigli scherzosi ad altri decisamente più seri, come quello di continuare a celebrare io compleanni: ''Non importa cosa, ma celebrate il fatto di essere vivi - scrive - che le persone vi amano e che voi ricambiate il loro amore. Capita solo una volta nella vita''.
A sei anni dalla morte Roberto Bolano diventa scrittore di culto
Venduto in quattro Paesi e diritti film
182mila copie in 9 mesi per noir di Carrisi