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Gli Exchange Traded Funds (sigla Etf, letteralmente "fondi indicizzati quotati") sono una particolare categoria di fondi, le cui quote sono negoziate in Borsa in tempo reale come semplici azioni, attraverso una banca o un qualsiasi intermediario autorizzato.
L'indicizzazione
Una delle caratteristiche peculiari di questo strumento è costituita dall'indicizzazione: gli Etf replicano infatti passivamente la composizione di un indice di mercato (geografico, settoriale, azionario o obbligazionario) e di conseguenza anche il suo rendimento. Se ad esempio l'indice S&P 500 si apprezza del 2%, l'Etf legato all’S&P 500 registrerà un rialzo della stessa proporzione. Gli Etf si caratterizzano come una via di mezzo tra un’azione e un fondo e consentono di sfruttare i punti di forza di entrambi gli strumenti.
In particolare acquistando un Etf è possibile realizzare la diversificazione e la riduzione dei rischi tipica di un fondo di investimento, scambiando le quote del fondo come una normale azione. La trattazione in continua degli Etf rende possibile conoscere il valore di mercato del prodotto in ogni istante, a differenza dei fondi comuni di investimento tradizionali il cui valore viene fissato una sola volta al giorno, generalmente a fine giornata.
- prendere posizione in tempo reale sul mercato target con una sola operazione di acquisto
- realizzare l’identica performance dell’indice benchmark
- avere un prezzo di mercato costantemente allineato al NAV
- ottenere un’ampia diversificazione
- ridurre il costo complessivo del proprio portafoglio
- eliminare il rischio emittente
Le asset class accessibili attraverso l’investimento in Etf sono estremamente diversificate. E’ infatti possibile puntare su:
- Indici obbligazionari (Titoli di stato denominati in euro, dollari, sterline e segmentati per scadenza. Titoli di società private dell’area euro e non).
- Indici azionari rappresentativi di singoli mercati e di intere aree geografiche (Italia, Gran Bretagna, Germania, Svizzera, Giappone, Europa, Usa, ecc.)
- Indici azionari di mercati emergenti (Cina, India, Russia, Brasile, Turchia, Korea, Taiwan ecc.)
- Indici azionari settoriali (automobili, tecnologici, telecomunicazioni, utilities, banche, energia, servizi finanziari ecc).
- Indici azionari style (mid cap, small cap, value, growth, select dividend).
- Indici di materie prime
- Indici di società immobiliari e di private equity
Gli “Etf strutturati” sono fondi o Sicav negoziabili in tempo reale come delle azioni e gestiti con tecniche volte a perseguire rendimenti che non sono solo in funzione dell’andamento dell’indice benchmark, ma che possono essere volte a:
-proteggere il valore del portafoglio pur partecipando agli eventuali rialzi dell’indice di riferimento (Etf a protezione o flessibili);
- partecipare in maniera più che proporzionale all’andamento di un indice (Etf a leva);
- partecipare inversamente ai movimenti dell’indice di riferimento (Etf short con o senza leva);
- realizzare strategie d’investimento più complesse come ad esempio la strategia cosiddetta buy-write o covered call che prevede l’assunzione di una posizione lunga sul benchmark e la contestuale vendita di un opzione sull’indice stesso con strike out of the money del 5%.
Etf ed Etf strutturati sono caratterizzati dalla medesima politica d’investimento che si può sinteticamente definire “passiva”, ovvero si limitano a replicare un indice sottostante annullando di fatto il potere discrezionale lasciato al gestore.
Gli Exchange Traded Commodities (ETC) sono strumenti finanziari emessi a fronte dell’investimento diretto dell’emittente in materie prime o in contratti derivati su materie prime. Il prezzo degli Etc è quindi legato direttamente o indirettamente all’andamento del sottostante. Similarmente agli Etf, gli Etc sono negoziati in Borsa come delle azioni.
Questi strumenti replicano passivamente la performance della materia prima o del paniere di materie prime a cui fanno riferimento rientrando a pieno merito nella famiglia dei “cloni finanziari”.
L’investitore può quindi investire su una singola materia prima (oro, petrolio, gas, zucchero, soia, zinco etc..) possibilità preclusa agli Etf che devono garantire un certo grado di diversificazione per ragioni di natura regolamentare (Direttiva sugli Organismi d’Investimento Collettivi del Risparmio UCITS III).
Gli Etc non sono quindi fondi (OICR) ma sono titoli senza scadenza (simili alle obbligazioni zero coupon con scadenza illimitata) emessi da una società veicolo a fronte dell’investimento diretto in una materia prima o in contratti su merci stipulati dall’emittente con operatori internazionali. Ciò che accomuna gli Etc agli Etf è l’esistenza di un mercato primario e di un mercato secondario. Il mercato primario è accessibile esclusivamente agli intermediari autorizzati, mentre quello secondario è accessibile anche al mercato retail.