(ANSA) - PERUGIA, 24 MAG - Denuncia di aspettare "da oltre un
anno" la risposta della Ausl alla sua "richiesta di verifica
delle condizioni per poter accedere all'aiuto medico alla morte
volontaria" Laura Santi, perugina di 48 anni affetta da una
forma "progressiva e avanzata" di sclerosi multipla che il 20
aprile del 2022 ha presentato all'azienda sanitaria una
richiesta per l'accesso alla verifica delle proprie condizioni
ai sensi della sentenza costituzionale 242/2019, ovvero per
accedere al cosiddetto suicidio assistito.
"E' impressionante" afferma attraverso una nota
dell'associazione Luca Coscioni. Secondo la quale la verifica
delle condizioni era stata fatta dalla commissione medica a
novembre dello scorso anno, ma la relazione "è incompleta e
manca il parere del comitato etico pertanto la procedura non si
è conclusa".
"Per le persone malate che soffrono si tratta di un tempo
infinito" afferma Laura Santi, consigliera generale
dell'associazione Coscioni. "Le mie condizioni - prosegue - al
momento mi permettono di poter aspettare: io voglio vivere
adesso, ma voglio avere la la possibilità di essere libera di
scegliere di dire basta se la sofferenza dovuta alla malattia
dovesse prendere il sopravvento sulla mia, e solo mia, idea di
vita. Vorrei sapere che quella porta c'è, esiste, e se voglio,
posso decidere di aprirla, quando voglio. Una consapevolezza
che, sono convinta, farebbe vivere molto più serenamente la mia
malattia e quella di tanti altri pazienti con patologie ancora
più gravi. Per questo sto valutando la possibilità di procedere
per vie legali".
"Ci sono tante persone malate - sostiene ancora Laura Santi -
che però non possono aspettare. La Corte costituzionale ha
voluto che le scelte sul fine vita fossero verificate e
rispettate, è quindi inaccettabile che le istituzioni continuino
a non mettere in pratica quello che la Consulta ha indicato,
lasciando noi malati in un'attesa senza fine". (ANSA).