Edilizia: Ance Salerno, 4.800 scuole a rischio sismico in Campania
Stesso rischio per 271 strutture sanitarie; altre 56 a rischio idrogeologico
22 febbraio, 11:05(ANSA) - NAPOLI, 22 FEB - Gli edifici scolastici in Campania esposti a un elevato rischio sismico sono 4.872; le scuole ad elevato rischio idrogeologico sono 1.017. Le strutture sanitarie ad elevato rischio sismico 271; quelli ad elevato rischio idrogeologico 56. Lo si rileva da un'analisi del Centro Studi ANCE Salerno sulla base di dati ANCE - CRESME, diffusi nello scorso settembre.
In termini percentuali le scuole campane a rischio sismico rappresentano il 20,2% del totale nazionale; quelle a rischio idrogeologico il 16,3%. Per quanto riguarda le strutture sanitarie, invece, quelle a rischio sismico in Campania sono il 14,9% del totale nazionale; quelle a rischio idrogeologico sono il 10,2%.
Allargando lo sguardo alle Regioni Obiettivo Convergenza (Campania, Calabria, Puglia e Sicilia), il totale degli edifici strategici (scuole e strutture sanitarie) a rischio sismico è pari a 14.624, il 56,5% del totale nazionale. Dal punto di vista del rischio idrogeologico, il totale degli edifici esposti è di 1.578 (23,2% del totale nazionale).
In particolare le scuole a rischio sismico in Sicilia sono 4.894 (20,3% del totale nazionale), in Calabria 3.199 (13,3%), in Puglia 750 (3,1%). Per quanto riguarda le strutture sanitarie, in Sicilia sono 398 (21,8%), in Calabria 192 (10,5%), in Puglia 48 (2,6%). Dal punto di vista idrogeologico le scuole a rischio in Sicilia sono 60 (1% del totale nazionale); in Calabria 250 (4%); in Puglia 164 (2,6%). Per quanto concerne le strutture sanitarie - sempre dal punto di vista idrogeologico - in Sicilia sono 5 (0,9%); in Calabria 15 (2,7%); in Puglia 11 (2%).
Le strutture ad elevato rischio sismico (scuole e strutture sanitarie) sono 5.292 in Sicilia (20,4% del totale Italia); 3.391 in Calabria (13,1%); 798 in Puglia (3,1%). Sul versante del rischio idrogeologico il totale degli edifici (scuole e strutture sanitarie) è di 65 in Sicilia (1% sul totale Italia); 265 in Calabria (3,9%); 175 in Puglia (2,6%). (ANSA).