Istituto contro tumori Pascale e la sfida dell'innovazione
Dg, "niente chiacchiere,contro cancro investimenti e tecnologie"
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"Il cancro non si cura con le chiacchiere". Lo ripete come un mantra, ne ha fatto il suo motto. Tonino Pedicini, direttore generale dell'istituto contro i tumori Pascale di Napoli, con un pragmatismo che contraddistingue da tempo la gestione che ha del principale polo oncologico del Sud Italia, traccia la strada per continuare a crescere e a fronteggiare una malattia che continua a mietere un numero impressionante di vittime. "Servono investimenti e tecnologie - dice - serve seguire lo sviluppo tecnologico, serve acquistare macchinari nuovi e sempre più moderni, serve fare ricerca e formare continuamente il personale. Ma più di ogni altra cosa serve rendere accessibile tutto ciò ai cittadini perché altrimenti si lederebbe il diritto costituzionale dei cittadini a essere curati". Il Pascale è oggi il maggiore istituto oncologico del Mezzogiorno ed è centro di riferimento per la rete oncologica nazionale e regionale. Cuore dell'attività è la ricerca prevalentemente clinica e quella applicata nel campo biomedico e in quello dell'organizzazione e gestione dei servizi sanitari, dedicando grande impegno alle problematiche più ampie del paziente oncologico, che vanno dall'assistenza psicologica ai problemi nutrizionali, alla terapia del dolore, alle cure palliative in genere, fino alle fasi più delicate della malattia. "La missione dell'Istituto - dice Pedicini - è di raggiungere l'eccellenza nel campo dell'oncologia e l'individuazione di nuovi e idonei indirizzi in materia di prevenzione, diagnosi e cura delle patologie tumorali attraverso la ricerca clinica e l'innovazione tecnologica e gestionale, spostando la centralità dalla malattia al malato". Nell'ultimo triennio, spiega Pedicini, c'è stato un riadeguamento funzionale di edifici e reparti e un miglioramento del livello tecnologico con l'acquisto di macchinari, attrezzature impianti nuovi. Sono stati riqualificati i reparti di Ematologia, Radioterapia, Analisi di laboratorio, Radiologia interventistica, Anatomia patologica, Medicina nucleare; è stato completato il Ciclotrone nei laboratori del Crom di Mercogliano (Avellino), è stato comprato il Cyber-Knife e il sistema robotico Da Vinci. "Investimenti possibili grazie alle economie di gestione realizzate in questi anni - dice Pedicini - Siamo stati capaci di progettare bene e abbiamo reperito finanziamenti pubblici del Ministero della Salute per gli adeguamenti degli edifici, degli strumenti e delle apparecchiature e del Ministero dell'Università per i progetti di ricerca".