Cappellacci: Isola laboratorio politico d'Italia
15 febbraio, 10:57Correlati
di Fabrizio Fois e Roberta Celot
Le elezioni in Sardegna del 16 febbraio rappresentano il primo test per la nuova maggioranza parlamentare, e l'Isola si candida a diventare laboratorio politico a livello nazionale. Ne e' sicuro il presidente uscente della Regione, Ugo Cappellacci, che al Forum dell'ANSA non ha lesinato stoccate al centrosinistra e in particolare al Pd: "dopo le lotte intestine all'interno del partito, la decisione sul candidato, Francesco Pigliaru, e' una scelta disperata". Immediata la replica: "Disperato e' Cappellacci che distorce il passato per nascondere il suo fallimento", contrattacca il professore.
Il governatore poi se la prende anche con lo Stato e con la sua "scarsa attenzione" sul dopo alluvione. "Tante assicurazioni ma stanziamenti inadeguati", denuncia, anche se un segnale positivo e' atteso la settimana prossima con un vertice a Roma sulle infrastrutture tra il ministro Lupi, i responsabili dell'Anas e la Regione, che lo stesso Cappellacci ha annunciato nel corso del Forum. Cappellacci si presenta per il bis con una coalizione di centrodestra compatta. Mancheranno a sorpresa gli sfidanti del Movimento 5 Stelle, che alle ultime politiche sono diventati il primo partito nell'Isola. Ed e' proprio agli elettori di Grillo che il presidente uscente si rivolge con l'obiettivo di intercettare i loro consensi. "Spero che questi voti possano tornare a casa - chiarisce - Guardino cosa abbiamo fatto anche in termini di tagli ai costi della politica e utilizzino il loro voto per una proposta, non solo per la protesta". Duro, invece, il governatore, con il Pd.
"Il candidato di oggi, Francesco Pigliaru, e' una scelta disperata dell'ultimo momento - attacca Cappellacci - Ex assessore della Giunta Soru, padre adottivo e spirituale della scadalosa tassa sul lusso, cassata dalla Consulta, il professore mostra di non sapere di cosa si sta parlando nel merito del Piano paesaggistico regionale. Se questo e' l'antipasto, la prospettiva futura non fa immaginare niente di positivo". Secondo il governatore, il Pd "si e' diviso apparentemente su questioni di principio ma che nascondono una grande ipocrisia". Francesca Barracciu, vincitrice delle primarie, e' stata costretta al passo indietro dopo un lungo travaglio "per essere stata coinvolta in un'indagine, ma altri concorrenti - sottolinea - anche quello che e' arrivato secondo alle primarie, aveva un problema legato ad indagini". Lo stesso Cappellacci e' alle prese con vicende giudiziarie che lo vedono coinvolto, tra l'altro, nell'inchiesta della Procura di Roma sull'eolico. Accusato di abuso d'ufficio per la nomina di un dirigente regionale, il presidente non ha mai pensato ad un passo indietro e non teme la decadenza prevista dalla legge Serverino in caso di condanna.
"Sono fiducioso perche' se devo essere condannato io per abuso d'ufficio - ribatte - devono essere condannati insieme a me tutti i presidenti della Regione che mi hanno preceduto per tutte le nomine che sono state fatte, dalla prima all'ultima". Oltretutto, argomenta, "chi fa politica deve mettere in conto di essere sottoposto a verifiche anche del livello penale ed e' naturale aspettarselo". A preoccupare di piu' il presidente sono i rapporti con lo Stato "patrigno". Quello che, con i ministri e il premier - denuncia - ha promesso aiuti nel post alluvione di novembre e poi ha stanziato "risorse inadeguate".
"Le ferite sono ancora aperte e aspettiamo risposte - incalza Cappellacci - un primo segnale e' arrivato ieri con la convocazione per la prossima settimana, tra il 16 e il 17 gennaio, di un incontro con il ministro Lupi e i vertici dell'Anas per fare il punto sulla viabilita'. Non dobbiamo dimenticare - ricorda - che la Sardegna ha il piu' basso indice di infrastrutturazione". Per attirare investimenti e risorse, pero', la ricetta del governatore e' quella della zona franca integrale, passaggio successivo alla riduzione del 70% dell'Irap per le imprese che vale circa 190 milioni di euro, gia' deliberata dal Consiglio con la Finanziaria 2013. "Ci siamo confrontati con la Ue, abbiamo incontrato il vicepresidente della Commissione: fare della Sardegna un territorio extradoganale come ce ne sono altre in Italia e in Europa e' un progetto realizzabile - conferma Cappellacci - un sogno che si puo' fare". Ma non basta. L'Isola deve diventare anche una Regione a burocrazia zero: ecco allora la proposta di istituire, in caso di rielezione, un assessorato alla semplificazione e un call center per denunciare le inefficienze.