(ANSA) - CAMPOBASSO, 29 MAG - Continua ad ampliarsi in Molise
la lista dei concorsi andati deserti. L'ultimo 'tentativo' in
ordine di tempo da parte dell'Azienda sanitaria regionale
(Asrem) per l'assunzione a tempo indeterminato di 25 medici
nella disciplina di Medicina d'urgenza non ha infatti ottenuto
il risultato auspicato facendo registrare l'ennesima assenza di
istanze. Una situazione paradossale per la sanità pubblica
regionale alle prese con una cronica carenza di personale medico
che non trova soluzioni nonostante i numerosi concorsi indetti.
Tanto che l'Azienda sanitaria regionale in diverse occasioni è
stata costretta a rivolgersi a personale straniero e ora è alla
ricerca di due medici pediatri da assumere a tempo determinato.
L'Avviso pubblico per soli titoli dello scorso 25 maggio,
infatti, è "in deroga alle norme che disciplinano le procedure
per il riconoscimento delle qualifiche professionali sanitarie
conseguite in un Paese dell'Unione Europea o in Paesi terzi".
"Attualmente - si legge nella delibera del Commissario
straordinario Asrem, Evelina Gollo - anche a seguito dei
concorsi pubblici e degli avvisi a tempo determinato espletati
dall'Azienda, risultano in servizio 4 pediatri all'ospedale di
Campobasso, di cui due specializzandi e due a tempo determinato,
6 in quello di Isernia, di cui uno specializzando e tre assunti
a tempo determinato, mentre in quello di Termoli (Campobasso) i
pediatri in servizio sono 6, di cui 3 assunti a tempo
determinato". In Molise durante l'emergenza Covid hanno prestato
servizio con contratti a tempo determinato alcuni medici
venezuelani e, successivamente, sempre dal bacino estero se ne
sono aggiunti altri. C'è chi, però, ha espresso scetticismo.
"Le soluzioni 'tampone' - ha detto il presidente dell'Ordine dei
medici di Isernia, Fernando Crudele - servono solo a rinviare il
problema: alla scadenza del contratto, si ritorna al punto di
partenza. In Molise è fondamentale tornare a investire sulla
sanità pubblica". Il Molise dal 2007 è in Piano di rientro dal
disavanzo sanitario e dal 2009 è commissariato. Soluzione che al
momento, però, non ha prodotto gli effetti desiderati . (ANSA).